Federigo Angeli & Lola Costa
Nel Maggio del 1935 I coniugi Federigo e Carola Angeli s’insediano al Palmerino con i figli Matelda ( figlia di un primo matrimonio di Federigo ) Giuliano e Fiorenza appena nata, mentre al Palmerino in seguito nascerà Beatrice l’ultima figlia della coppia.
Federigo (n. 1891) era originario di Castelfiorentino. Primo di quattro figli, inizia giovanissimo l'apprendistato con il padre pittore decoratore Angiolo Angeli. Le sue capacità artistiche e il talento come disegnatore furono riconosciute presto ricevendo fin da subito premi e attestati di merito. Insieme ai fratelli Alberto e Achille, Federigo ha trasformato la bottega del padre in un'impresa di successo che contribuì alla diffusione del gusto fiorentino nel mondo, esportandone lo stile e le riproduzioni dei maggiori lavori artistici del rinascimento.
Carola invece di padre italiano, Girolamo Costa rampollo di una grande famiglia genovese ed emigrato a Londra dove fonda una propria ditta Costa LTD, e madre francese scozzese, nasce a Londra nel 1903, ha un’educazione prevalentemente borghese e studia pittura e musica e letteratura nella capitale britannica. I due si conoscono negli anni 30 a Firenze quando a seguito del successo internazionale della Bottega degli Angeli il pittore sente il bisogno di perfezionare la lingua inglese con un’insegnante privata che aveva richiesto alla scuola di Lingue Berlitz, Carola che in quel momento era insegnante alla sede di Parigi e avendo saputo di questa richiesta e la possibilità così di vivere in una città artistica come Firenze rispose subito e venne in Italia, dall’aneddoto famigliare si dice che Federigo non imparò mai l’inglese ma in cambio s’innamoro della sua insegnante e i due si sposarono nel 1932.
La proprietà Il Palmerino la scelsero proprio per l’ingrandirsi della famiglia e la necessità di Carola nell’avere uno spazio e un giardino tutto suo che le ricordasse la sua Londra e le sue origini, questo aspetto lo colse immediatamente appena varcato il cancello della villa e sicuramente l’impostazione che le aveva dato prima la sua proprietaria Vernon Lee aveva suscitato in lei la nostalgia della sua terra.
Vi apportarono subito alcuni cambiamenti creando un grande studio di pittura dove entrambi potettero lavorare anche insieme sugli stessi soggetti. Federigo creò poi anche un giardino all’italiana davanti alla casa di mezzo che fu eletta come residenza principale perché più confortevole e adatta alla vita della giovane famiglia. Per alcuni anni alcuni dei domestichi che avevano prestato servizio alla scrittrice rimasero a lavorare per loro ma poi con il sopraggiungere della guerra le cose cambiarono e la casa che fu anche bombardata dai tedeschi si ridimensionerà.
Contro ogni consiglio dei famigliari Carola si ostinerà a rimanere e a difenderla con enormi rinunce, ai bambini insegnò che si poteva digiunare e sacrificare tutto ma non separarsi mai neppure da una zolla di terra, e forse questo fu il motivo per il quale il Palmerino da allora è ancora rimasto alla famiglia che lo ha salvaguardato e mantenuto vitale fino ad ora.
Federigo morì prematuramente nel 1952, mentre Lola si occupò così della proprietà e dei suoi figli ancora piccoli. Ha continuato a dipingere e scrivere poesie per tutta la vita e morì nel 2004, all'età di 101 anni.
Per vedere il documentario: Federico e la Bottega degli Angeli da l'Oltrarno al Nuovo Mondo