Storia
Il Palmerino, in un variegato spaccato storico
Uno dei primi proprietari del XV secolo, un orafo di nome Ottaviano Antonio di Duccio - fratello del più famoso scultore rinascimentale Agostino di Antonio di Duccio - avrebbe lavorato per la famiglia dei Medici, come orafo nella bottega del Pollaiolo. Verso la metà del Cinquecento, nel 1545, divenne proprietà della famiglia Benedetto Papi Palmerino, e gli fu dato il nome 'Il Palmerino', probabilmente derivato dai Crociati che portavano palme di ritorno dalla Terra Santa. Successivamente la proprietà della villa passerà più volte di mano, divenendo di proprietà di alcune note famiglie fiorentine, tra cui i Federighi, i Mormorai, i Baldi della Scarperia. Nel 1855 Il Palmerino scoprirà il suo lato spirituale, divenendo legata alla Commenda dei Frati di Santa Croce, la più grande comunità francescana di Firenze, unita all'omonima basilica cittadina.
​
Alla fine dell'Ottocento, con l'avvento delle riforme Leopoldine, i beni ecclesiastici furono sequestrati dal demanio e il conte Luigi Uguccioni acquistò Il Palmerino all'asta nel 1868 come investimento immobiliare. Successivamente il conte Pio Resse e sua moglie Elizabeth Woodbridge Pearsall Phelps acquistarono Villa Il Palmerino a 1882. Ristrutturarono e ampliarono la casa, affittandola, nel 1889, alla celebre autrice inglese Vernon Lee, che la chiamerà nelle sue corrispondenze "questa piccola abitazione metà villa, metà fattoria", il luogo perfetto per sfuggire alle frequenti epidemie di colera che devastavano le aree più popolate della Toscana ai suoi tempi. Lee acquisterà Il Palmerino nel 1906. Nella villa ospitò regolarmente letterati come Edith Wharton, Henry James e Oscar Wilde, tra gli altri. Alla morte di Lee nel 1935, il pittore Federigo Angeli e sua moglie, pittrice e poetessa Lola Costa, acquistarono la proprietà. I loro figli e nipoti – gli attuali proprietari de Il Palmerino – sono membri attivi della comunità artistica fiorentina. Ospitano studiosi e artisti da tutto il mondo e promuovono eventi culturali sotto l'egida dell'Associazione Culturale 'Il Palmerino', Onlus APS.