

Lettera scritta a mano da Vernon Lee che invita gli amici a casa sua
Il Salotto letterario di Vernon Lee
Il fascino del posto poco pretenzioso e intriso di una domestica armonia ha da sempre suscitato nei visitatori una speciale attrazione, ma sicuramente nel periodo in cui era abitato da vernon Lee e la sua famiglia questo aspetto è stato esaltato e ha trovato la sua massima espressione.
La scrittrice soleva avere il giovedì pomeriggio un salotto letterario che riuniva a sé le maggiori figure intellettuali del panorama internazionale in visita a Firenze, soprattutto a cavallo tra i due secoli la casa era una tappa abituale per i viaggiatori che attraversavano l’Italia in un Grand Tour rinnovato in cui si preferiva soggiornare nelle ville degli amici piuttosto che in pensioni anonime per forestieri. Vernon Lee che riusciva a parlare correntemente 5 lingue ( inglese , italiano, francese, tedesco e polacco) era sicuramente una ospite adatta a introdurre alla comunità italiana e ai protagonisti della sua vita culturale.
Le sue amicizie con le altre famiglie che abitavano i dintorni e la collina di Fiesole era così una rete di scambi e di occasioni d’incontro della quale la cultura cosmopolita dell’epoca si nutriva.Non è raro trovare nelle trame dei suoi romanzi e storie tratteggiati alcuni dei suoi più assidui frequentatori e questo le causo anche non poche critiche dai diretti interessati, non sempre contenti di ritrovarsi tratteggiati nei suoi lavori letterari.

Scrittrice dalle nazionalità plurime – prima britannica, poi tedesca –, Elizabeth von Arnim brandiva una penna maliziosamente austeniana: sotto la patina di temi considerati femminili si celava una sottile critica dei costumi della sua epoca. Nel contesto della Grande Guerra, questa duplice appartenenza nazionale la rese la messaggera ideale tra Vernon Lee e la loro amica comune, Irene Forbes‑Mosse.

Leonard Woolf (1880-1969) è stato uno scrittore, editore, giornalista e teorico politico britannico. In particolare, è stato l’editore di Vernon per numerose pubblicazioni in Inghilterra.

Vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1915, Romain Rolland è noto soprattutto per il suo impegno a favore della pace e per la sua difesa del progetto europeo. Avendo frequentato diverse istituzioni in Italia, in particolare l'École française de Rome, fu particolarmente vicino a Vernon Lee, con cui corrispose dal 1908 al 1921. Sebbene Lee gli abbia dedicato il suo saggio pacifista The Ballet of Nations nel 1915, la guerra fu l'occasione per i due scrittori di chiarire le loro posizion

Storico, saggista e ex compagno di scuola di Marcel Proust, Daniel Halévy (1872-1962) ha mantenuto legami con Vernon Lee, in particolare attraverso una corrispondenza pubblicata nella Revue internationale de Genève nel 1921. Le loro concezioni opposte del ruolo dello scrittore nel dopoguerra rivelano la natura degli scambi che avvenivano a Il Palmerino in quel periodo.

John Singer Sargent (1856 - 1925) è stato un pittore e ritrattista americano nato a Firenze. considerato da molti uno dei più grandi ritrattisti del XX secolo.

Oscar Wilde (1854-1900) fu uno scrittore, poeta, drammaturgo, giornalista, saggista e critico letterario irlandese. La sua opera più famosa è probabilmente il romanzo del 1890, Il ritratto di Dorian Grey, ma Wilde ebbe un grande successo letterario sopratutto scrivendo di drammi sociali, come in "Ventaglio di Lady Windermere".

Henry James (1843-1916) fu un romanziere e critico americano. La sua opera più nota probabilmente è il romanzo ritratto di signora del 1881. È il fratello dello psicologo William James.

William James (1842-1910) fu uno psicologo e filosofo americano di origine irlandese. È noto per essere stato il pioniere della scuola di pensiero del Funzionalismo.

Virginia Woolf (1882-1941) fu una scrittrice e saggista britannica, un membro del gruppo di Bloomsbury e un'attivista impegnata nella promozione dell'uguaglianza tra uomini e donne. È considerata una delle più importanti autrici moderniste del XX secolo, una pioniera nell'uso del flusso di coscienza come strumento narrativo.

Edith Wharton (1862-1937) fu una scrittrice e poetessa americana. Cresciuta nell'alta aristocrazia newyorkese, nei suoi romanzi si propone di ritrarne accuratamente la vita e la morale. Nel 1921 fu la prima donna a vincere il Premio Pulitzer con il romanzo "L'età dell'innocenza".

Mary Cassatt (1844-1926) fu una pittrice impressionista americana, con una spiccata predilizione per scene di vita intima domestica femminile e per soggetti riguardanti il tema della maternità.

Mario Praz (1896-1982) fu uno scrittore, saggista, critico letterario, traduttore, professore e giornalista italiano. A Firenze entrò in contatto con la colonia di aristocratici inglesi residenti in città, mentre a Londra frequentò il mondo letterario londinese. Dalla sua cattedra di lingua e letteratura inglese alla Sapienza nascerà la prima scuola scientifica di anglistica in Italia. Ispirò la figura del professore nel film “Gruppo di famiglia in un interno” del 1974 di Luchino Visconti.

Gaetano Salvemini (1873-1957) fu uno storico e politico antifascista italiano. Studiò a Firenze e aderì al Partito Socialista Italiano. Nel 1911 fondò “L’Unità” e fu favore dell’intervento italiano nel primo conflitto mondiale. Nel 1922 si schierò contro Mussolini. Visse in Francia e negli USA, ad Harvard, dove ottenne la cattedra di storia della civiltà italiana. Tornò in Italia solo nel 1949.

Telemaco Signorini (1835-1901), fu uno dei pittori di spicco del gruppo artistico fiorentino dei Macchiaioli, uno dei più importanti movimenti pittorici ottocenteschi italiani. Signorini visse e lavorò principalmente a Firenze, incontrandosi con gli altri pittori del gruppo al Caffè Michelangiolo e scrivendo per varie riviste culturali fiorentine.

Rina Faccio, in arte “Sibilla Aleramo” (1876-1960) fu una scrittrice, poetessa e giornalista femminista, una delle più importanti autrici italiane del primo ‘900. Scrisse per le riviste “Vita Internazionale” e “Vita moderna” di Milano e diresse il settimanale socialista “L'Italia femminile”. Per anni ospitò a Roma uno dei più importanti salotti letterari della città.

Giovanni Cena (1870-1917) fu un romanziere e poeta italiano. Direttore della prestigiosa rivista “La Nuova Antalogia”, fu amante della famosa scrittrice italiana Sibilla Aleramo, insieme alla quale si battè per il risanamento e per l’alfabetizzazione della popolazione della campagna romana.
Celebrità di fama mondiale dell'epoca erano tra gli ospiti di Lee, come Oscar Wilde, Henry James, Edith Wharton, John Singer Sargent e Mary Cassatt. Tuttavia, le figure meno importanti che frequentavano la casa o con cui Lee corrispondeva copiosamente sono ugualmente interessanti di per sé. In breve, le vite di questi uomini e donne si intrecciano e ricostruiscono un periodo storico di grandi cambiamenti, profonde trasformazioni e conflitti politici, che hanno segnato i posteri e hanno segnato la storia d'Italia, d'Europa e non solo.
Tra i suoi numerosi ospiti, alcuni sono degni di menzione, tra cui Mario Praz, anglista italiano di fama internazionale, le cui prime opere furono forgiate all'ombra di Lee e con il fermo incoraggiamento della scrittrice inglese. Un'altra figura importante che soggiornò al Palmerino per quasi un anno e mezzo fu la giovane Maria Waser, poetessa e psicologa, venuta a Il Palmerino per ricevere una formazione artistica e culturale da Vernon Lee.
Un giovanissimo Gaetano Salvemini frequentò Il Palmerino, a partire dal 1896, anno in cui si laureò in Lettere. All'inizio del 1925, la giovane coppia di artisti André e Berthe Noufflard visitò per la prima volta Il Palmerino. Amy (Emily) Turton arrivò a Il Palmerino nel febbraio 1895, e in seguito avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella fondazione delle prime scuole per infermieri in Italia. In questo periodo è documentato l'arrivo della poetessa Sibilla Aleramo, insieme allo scrittore Giovanni Cena, che fu anche direttore della rivista Nuova Antologia.
Anche scrittori e artisti americani hanno visitato Il Palmerino, tra cui Alice Eliot, Annie Adams Field e l'illustratore e pittore Joseph Pennel. Tra gli italiani degni di nota figurano artisti del calibro di Carlo Placci, Francesco Protonotari, Telemaco Signorini ed Enrico Nencioni.