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Trina Merry

New York, Stati Uniti

2015 / 2016



Artista multimedia specializzata in body painting utilizza i corpi e la loro superficie per farli poi sparire all’interno dei paesaggi che osserva, nell’ambiente circostante. Con la velocità che contraddistingue questa generazione che utilizza l’immediatezza e la velocità come mezzo espressivo è la sintesi di un approccio al momento creativo che racchiude in sé: destrezza e abilità all’utilizzo della tecnologia, forte empatia con i suoi modelli che l’adorano, autodeterminazione e professionalità.


Trina che è stata al Palmerino i due momenti ha inizialmente fatto dei rilievi e ha visitato i luoghi che l’ispiravano, alcuni iconici altri molto più inusuali, per poi tornare avendo trovato i corpi dei modelli adatti alle sue opere così estemporanee. Sono stati veri e propri momenti performativi che hanno avuto anche un pubblico davanti a loro dando la possibilità ad altri artisti dello stesso linguaggio specifico di vederla lavorare dal vivo.



Al Palmerino incoraggiata dalla nostra mostra in atto nel periodo della sua residenza ha potuto provare liberamente una nuova modalità di interazione tra la sua visione e quella esterna inserendosi all’interno di altre rielaborazioni artistiche, una ridefinizione di altri atti creativi a seconda del suo vivere attuale decontestualizzando così un’epoca e un’opera non solo architettonica come già era abituata a fare ma anche pittorica inserendo la sua figura umana e di carne al suo interno. Questo nuova sperimentazione è diventata in seguito un suo cavallo di battaglia, reinterpretando tantissime opere celebri e promuovendole così anche ai giovanissimi.


Il vederla lavorare sotto i proiettori come atto teatrale si carica di ulteriore spettacolarizzazione in cui l’artista assume anche il ruolo di attrice performativa e veste un personaggio anche virtuale, in cui gli estremi si possono allungare verso l’inverosimile.


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