Virginia Woolf, nata Adeline Virginia Steven, (1882-1941) fu una scrittrice e saggista britannica, ampiamente considerata una delle più importanti autrici moderniste del XX secolo. Pioniera nell'uso del flusso di coscienza come strumento narrativo, fu un membro del gruppo di Bloomsbury e un'attivista a sostegno della parità di genere, tematica che affrontò nei suoi scritti.
La casa dei genitori di Woolf era frequentata da famosi scrittori dell'epoca come Henry James e Thomas Hardy, il che le permise di entrare in contatto con il mondo letterario fin da giovane. Nel 1912 sposò lo scrittore ed editore di Vernon Lee, Leonard Woolf. Scrisse sia narrativa che saggistica, i suoi romanzi più noti sono La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927) e Orlando (1928), mentre tra le opere di saggistica più note troviamo Il lettore comune (1925) e Una stanza tutta per sé (1929), una delle opere attraverso le quali si realizzano l'attivismo e il sostegno alla parità di genere di Woolf. Nella sua vita personale lottò contro gravi disturbi mentali e morì suicida all'età di 59 anni.
V. Woolf era più giovane di Vernon Lee e non era una sua ammiratrice. Sebbene la considerasse antiquata, Woolf aveva un grande rispetto per l'autrice sopratutto perchè entrambe si erano operate per superare avversità simili. Visitò Il Palmerino negli anni Venti con la sorella Vanessa Bell.
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